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Sin da quando siamo arrivati a Carmona, il 22 luglio 1990, i bambini delle
baraccopoli intorno al nostro Seminario, non hanno smesso di mantenerci sempre
in allegra compagnia. Per loro abbiamo organizzato l'Oratorio-Ricreatorio il
sabato pomeriggio e la domenica mattina, con una messa tutta per loro.
Poverini! La maggior parte di loro vive in pochi metri quadrati, in baracche
di zinco arrugginito e sforacchiato, addossate le une alle altre, e a ridosso
immediato della trafficatissima strada statale. I piccoli non hanno dove giocare.
Così, quando varcano l'ampio cancello della nostra proprietà -
che si apre subito su verdi prati e scarpate erbose e ombreggiate - per loro
è come entrare in paradiso: ampi e sicuri spazi per correre, saltare,
giocare senza il pericolo costante, che corrono, sull'uscio delle loro casupole,
di finire, - come purtroppo spesso succede -, sotto le ruote di una delle migliaia
di veicoli che transitano ogni giorno.
E' delizioso vederli letteralmente scatenarsi in capriole, distendersi sull'erba
e rotolarsi soffici, come su morbidi tappeti verdi.
Con l'aiuto dei nostri seminaristi, insegniamo loro a cantare, a pregare, a
recitare, a studiare. E' stato commovente lo scorso marzo, al termine dell'anno
scolastico locale, assistere alla cerimonia di consegna del diploma d'insegnante
elementare ai primi dei nostri ragazzi sponsorizzati negli studi.
Al mattino presto vengono a frotte, ricoperti di qualche cencio, aggrappati
alle consunte vesti delle loro mamme, ad attingere acqua pulita al rubinetto
del nostro nuovo pozzo. I più piccoli, dentro i traballanti carretti,
spinti dalle mamme, confusi tra i bidoni per l'acqua.
Quando sono più libero, volentieri mi mescolo in mezzo a loro e mi rivedo,
decenni or sono, bambino anch'io, farmi i cinque chilometri di strada, dalla
fattoria al paese, avanti e indietro ogni giorno, sostando qua e la' lungo la
strada a giocare alle figurine dei calciatori con i miei coetanei.
I bimbi di qui hanno cosi' poche cose, che basta un gruzzolo di tappi di bottiglie
o una manciata di elastici, per far loro trascorrere felicissimi un intero pomeriggio.
Cari bambini di Carmona, cantate e correte pure, sempre. Non importa se l'orario
del Seminario prevede il sacro silenzio, per la seria formazione dei futuri
apostoli del Vangelo. Voi, rumorosi e graditi nostri ospiti, continuamente ricorderete
ai nostri giovani seminaristi che, un giorno non lontano, come san Gaspare Bertoni,
nostro Fondatore, anche loro saranno "missionari dei fanciulli".
P. Donato Lovito.