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TANZANIA

Caorle-Msolwa: continua la collaborazione


Quando nell'estate del 2000 padre Giuliano Melotto venne a Caorle per una giornata missionaria nella parrocchia di S. Stefano, conoscevo già abbastanza la missione degli Stimmatini in Tanzania e la valle dello Yovi con i suoi villaggi, perché vi ero già stato alcune volte. Avevo davanti agli occhi la missione con l'annesso complesso scolastico, le case degli insegnanti, il villaggio di Msolwa e la collina dell'arabo.
Nella missione vi è un villaggio, Molulu, raggiungibile solo a piedi. Il fiume, con le sue piene, per molto tempo dell'anno, ne rendeva difficile l'accesso anche a piedi. Di questo mi parlò p. Giuliano, proponendo il progetto dell'esecuzione di un altro ponte sullo Yovi: tutti ne avrebbero tratto vantaggio. Nei mesi successivi, anche attraverso un contributo stanziato dal Comune di Caorle, riuscimmo a finanziare questo progetto.
Sabato 19 Ottobre in occasione della presenza di un gruppo di volontari di Caorle a Msolwa, il villaggio di Mswero ha voluto festeggiare la realizzazione del ponte e ringraziare la città che aveva contribuito alla realizzazione dell'opera. Che cosa dire della festa del villaggio? Il calore, l'allegria, gli occhi brillanti dei bambini che eseguivano le loro danze, la riconoscenza della gente, non si può raccontare, si può solo vivere.
Domenica 20 ci aspettava un'altra cerimonia a Kisanga. Nelle due settimane precedenti avevamo lavorato presso le nuove scuole elementari. L'anno scorso il gruppo di Caorle aveva iniziato le fondazioni e l'elevazione dei muri. A dicembre si è iniziato l'anno scolastico ed ora si stanno completando con la costruzione di un bel salone. Altri del medesimo gruppo invece hanno rifatto la copertura del fabbricato, dove una volta vi era la casa dei missionari e che ora sarà destinato alle attività parrocchiali di Kisanga.
Dopo la Messa, durante la quale furono battezzati 17 bambini la comunità di Kisanga volle ringraziarci per quanto avevamo fatto.
Da quest'anno in Tanzania non è rimasto solo il nome di Caorle sulle magliette o sui cappellini che abbiamo lasciato, ma sono rimaste specialmente alcune opere che o sono state fatte dal gruppo dei volontari o sono state eseguite con fondi raccolti in questa città turistica.

Giovanni Padovese